venerdì 27 luglio 2012

Modello 770/2012: ufficiale la proroga dell'invio al 20 settembre 2012

Via libera alla proroga per l’invio telematico dei modelli 770/2012, a pochi giorni dalla scadenza del 31 luglio.
Nella serata di ieri, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha reso noto, a mezzo comunicato stampa, che l’apposito DPCM è stato firmato dal Presidente del Consiglio, Mario Monti, su proposta del Ministro Vittorio Grilli.
Contrariamente a quanto si pensava, il differimento del termine di presentazione dei modelli 770/2012 ordinario e semplificato non slitterà al 30 settembre, bensì al 20 settembre 2012.
La proroga – recita il comunicato – è stata accordata per tener conto delle esigenze rappresentate dalla categorie professionali in relazione ai numerosi adempimenti fiscali da porre in essere per contribuenti e sostituti d’imposta.
In tal modo, anche se a ridosso della scadenza, l’Esecutivo ha “risposto” all’oggettiva difficoltà, sollevata da più parti, di rispettare il termine del 31 luglio, a causa della sovrapposizione, in un periodo come quello estivo, di numerosi adempimenti fiscali, resi sempre più complessi per le continue modifiche introdotte in ambito tributario, senza contare i ritardi nella predisposizione dei software di compilazione e i disservizi nel collegamento telematico con l’Agenzia delle Entrate.
Oltre alle preoccupazioni e alle proteste espresse da cittadini e intermediari, la richiesta di proroga, avanzata lo scorso 3 luglio dall’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC), è stata formalizzata anche in un’interrogazione a risposta immediata per il Ministro dell’Economia, pervenuta due giorni fa alla Commissione Finanze della Camera.
Nell’interrogazione, ritirata poi ieri, probabilmente proprio perché il differimento era ormai dato per certo, in attesa solo dell’ufficializzazione, si sottolineava la necessità di un segnale di attenzione, da parte del Governo, soprattutto in una fase di grave recessione economica, nei confronti degli imprenditori onesti, che, oltre a “pagare” l’aumento della pressione fiscale su lavoro e produzione, devono occuparsi di un numero sempre maggiore di adempimenti burocratici, per giunta complessi, con conseguente aggravio di costi e di tempo.
A maggior ragione, considerando che una proroga non comporta alcuna riduzione di gettito dell’Erario e che la difficoltà nel rispettare la scadenza di fine luglio è testimoniata dal fatto che, negli anni scorsi, si è sempre deciso per il differimento.
Ormai quasi a ridosso della scadenza – come spesso accade – ecco quindi il tanto atteso DPCM.
Come spesso accade, proroga ufficializzata a ridosso della scadenza
Oltre al più generale dibattito sullo sfoltimento degli adempimenti fiscali, che spesso risultano ripetitivi, poiché contenenti gli stessi dati, particolarmente attuale dopo le dichiarazioni del Direttore delle Entrate Attilio Befera, c’è da chiedersi per quale motivo l’ufficializzazione di una proroga, che, nel caso dell’invio telematico del modello 770, è stata tra l’altro disposta in anni precedenti, non possa essere comunicata con maggior anticipo, in modo da permettere ai contribuenti, e agli intermediari che li assistono, di non lavorare sempre “di corsa” per rispettare le scadenza, soprattutto in un periodo di “picco”, salvo poi scoprire, all’ultimo, che sarebbe stato concesso loro più tempo.
Fonte: eutekne - Michela DAMASCO