mercoledì 13 marzo 2013

Spesometro e comunicazione beni ai soci 2013: richiesta la proroga della scadenza per l’invio di aprile 2013

Probabile doppio rinvio sui termini per l’invio delle comunicazioni dei beni ai soci e degli elenchi delle operazioni rilevanti ai fini IVA, i due adempimenti dovrebbero slittare di qualche mese rispetto alle scadenze attualmente previste, fissate rispettivamente al 2 aprile 2013 (comunicazione beni ai soci) e al 30 aprile (spesometro).
La proroga è stata chiesta al direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera.
Le motivazioni del probabile rinvio sono da ricercare nelle modifiche apportate allo strumento dal decreto sulle semplificazioni fiscali (artt. 2, comma 6 e 3, comma 2-bis del D.L. n. 16/2012) e alla necessità di procedere all’emanazione di un nuovo provvedimento dell’amministrazione finanziaria che recepisca le novità legislative e istituisca il modello, le istruzioni e le specifiche tecniche per procedere alla nuova comunicazione.
Nel dettaglio l’istanza di proroga sottolinea la necessità di un tempo maggiore per permettere all’Agenzia di fornire ai soggetti obbligati, con un adeguato anticipo, i chiarimenti necessari per adempiere correttamente al nuovo obbligo, vista la complessità della materia, l’estrema sinteticità della norma e i numerosi dubbi che l’applicazione della stessa solleva. Al riguardo, gli istanti si rendono disponibili ad evidenziare all’Amministrazione finanziaria i problemi più delicati che sono sorti nella prassi operativa e ad attivare un tavolo di lavoro congiunto per individuare le possibili soluzioni. Lo slittamento del termine, inoltre, renderebbe possibile l’auspicato intervento legislativo per un riordino sistematico della disciplina delle società di comodo, della disciplina delle società in perdita e della normativa relativa ai beni dell’impresa concessi in godimento a soci o familiari.
In ordine all’invio degli elenchi dei beni concessi in godimento ai soci e ai familiari, il rinvio del termine dovrebbe essere disposto attraverso il provvedimento che istituirà il modello e le relative istruzioni, a seguito richieste pervenute da più fronti circa la necessità di procedere ad una semplificazione dell’adempimento. Quest’ultimo, infatti, riguarderà l’indicazione dei beni concessi in godimento per il 2011, anno di prima applicazione della norma (ex. art. 2 del D.L. n. 138/2011) e per il 2012.
Lo slittamento della scadenza al 30 settembre 2013, contestualmente al termine previsto per l’invio del modello UNICO, non determinerebbe conseguenze sul gettito di imposte previsto, ma verrebbe accolto di certo con favore dai contribuenti e dalla categoria dei professionisti che li dovranno assistere. Lo spostamento della scadenza andrebbe incontro alle esigenze della categoria che, nel mese di marzo, è impegnata nelle ordinarie scadenze: presentazione dei modelli di comunicazione delle operazioni con soggetti aventi sede, residenza o domicilio in Paesi a fiscalità privilegiata (“black list”); presentazione degli elenchi INTRASTAT; redazione dei bilanci al 31 dicembre 2012; presentazione delle istanze di interpello per la disapplicazione della disciplina delle società di comodo e di quelle in perdita sistematica; presentazione della domanda di rimborso di IRES e IRPEF per la deduzione IRAP relativa al costo del lavoro; comunicazione delle operazioni svolte con i clienti e con i fornitori (“spesometro”).
Per quanto concerne lo spesometro il rinvio inoltre farebbe seguito a quello disposto il 31 gennaio per i gestori di moneta elettronica con riferimento all’elenco delle operazioni rilevanti ai fini IVA, di importo superiore ai 3.600 euro, relative al periodo 6 luglio-31 dicembre 2011 (comunicazione rinviata al 3 luglio 2013).
In definitiva i nuovi termini, così come è auspicabile, consentiranno di riconsiderare e semplificare gli obblighi per i contribuenti.
Pertanto, stando ad alcune indiscrezioni, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe disporre a breve la fissazione di un nuovo termine.
Con riferimento alla comunicazione dei beni in godimento ai soci, un provvedimento dovrebbe approvare modello e istruzioni e apportare modifiche alla disciplina dell’adempimento accogliendo le istanze di semplificazione proposte dalle associazioni di categoria.
Per ciò che concerne, infine, lo “spesometro”, l’Amministrazione finanziaria dovrebbe emanare un provvedimento che recepisca le novità legislative e fissi modello e istruzioni tecniche dell’adempimento.