mercoledì 24 luglio 2013

Bonus bebè: i voucher per le babysitter

I voucher concessi dall’INPS per pagare la babysitter possono avere esclusivamente un valore da 10 euro o da 20 euro. Il ritiro dei buoni lavoro, da parte della madre lavoratrice, può avvenire nei seguenti modi: una tantum, in maniera frazionata o mensilmente a discrezione delle beneficiarie, purché si riferisca a un numero di voucher pari a un importo di 300 euro o multipli di 300 euro. In caso di rapporto di lavoro part time invece, gli importi del beneficio sono automaticamente riproporzionati in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa. A renderlo noto è l’INPS con il messaggio n. 11344/2013, fornendo utili indicazioni operative per la gestione dei voucher come forma di pagamento dei servizi di babysitting introdotti dalla Riforma Fornero (L. n. 92/2012).
Bonus bebè - La Riforma del mercato del lavoro (L. n. 92/2012) all’art. 4, c. 24, lett. b) ha introdotto, in via sperimentale per gli anni 2013-2015, la possibilità per la madre lavoratrice (esclusi i papà) di richiedere, al termine del congedo di maternità e in alternativa al congedo parentale, un contributo economico:
- per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia;
- ovvero per pagare il servizio di baby-sitting (mediante voucher).
- L’importo del beneficio, che dura per un periodo massimo di sei mesi (divisibile solo per frazioni mensili intere) per le lavoratrici dipendenti e massimo 3 mesi per quelle iscritte alla gestione separata, ammontano a 300 euro mensili. Si rammenta, al riguardo, che l’agevolazione è usufruibile negli undici mesi dopo il congedo di maternità.
- Le beneficiarie – L’agevolazione è rivolta solamente alle madri lavoratrici che si sono piazzate in posizione utile in graduatoria a seguito della presentazione delle domande su bando per l’anno 2013, i cui termini sono scaduti lo scorso 11 luglio.
- Accesso ai voucher – L’emissione dei voucher avverrà tramite la funzionalità messa a disposizione dall’INPS "voucher genitorialità", accessibile dalla nuova procedura di "emissione voucher cartacei". Da notare, inoltre, che ai fini del rilascio l’operatore dovrà indicare il codice fiscale della madre, quello del bambino e l’identificativo della domanda presente sulla ricevuta rilasciata nella fase di presentazione della domanda.
- Casi di esclusione – Restano esclusi dall’emissione dei voucher, le madri lavoratrici che: non risultino presente nell’archivio della graduatoria delle madri beneficiarie della misura a sostegno della genitorialità; abbiano rinunciato al beneficio. In caso di rinuncia al beneficio successiva all’emissione dei voucher, la beneficiaria deve restituire i voucher non utilizzati e di seguito l’operatore provvederà ad annullare i voucher riconsegnati dopo averne verificato l’integrità.
- Distribuzione dei voucher - A seguito della definizione della graduatoria delle madri beneficiarie con l’indicazione del tipo di beneficio (voucher per servizi di babysitting o contributo per servizi per l’infanzia) e del periodo richiesti, saranno comunicati alle sedi regionali gli effettivi quantitativi di voucher da destinare ai servizi di babysitting e le sedi interessate alla consegna, in base alla residenza o al domicilio temporaneo della madre.
Fonte: Fiscal Focus