martedì 15 dicembre 2009

Scadenze fiscali: 16 dicembre termine per il pagamento dell’ICI 2009

L'importo è pari all'imposta dovuta per l'intero anno diminuita della somma versata con l'acconto di giugno

Chi deve adempiere
Con la legge 93/2008 è notevolmente diminuita la platea dei contribuenti che devono ricordare i due appuntamenti annuali (16 giugno/16 dicembre) con l'imposta comunale sugli immobili; sono state, infatti, escluse dal tributo le unità destinate ad abitazione principale e quelle a esse assimilate da regolamento o delibera comunale. Continuano a scontare il tributo le case di lusso (come ville, castelli, palazzi di pregio eccetera) appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9, che però possono usufruire delle agevolazioni previste per la prima casa.
Ciò premesso, ecco nel dettaglio i contribuenti chiamati a saldare:
- i proprietari di fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli situati nel territorio dello Stato (almeno che non rientrino nelle categorie esentate dalla legge 93/2008)
- i titolari dei diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) sugli stessi beni
- i locatari in leasing
- i concessionari di aree demaniali.
Quanto deve versare
Per sapere a quanto ammonta il saldo 2009, bisogna conoscere l'imposta dovuta per l'intero anno determinando, innanzitutto, la base imponibile, rappresentata dalla rendita catastale del bene, rivalutata del 5% e moltiplicata per coefficienti diversi a seconda del tipo di immobile: 140 per i fabbricati di gruppo catastale B, 100 per quelli dei gruppi A e C (escluse le categorie A/10 e C/1), 50 per gli immobili classificati nel gruppo D e quelli della categoria A/10, 34 per la categoria C/1.
A questo punto, è possibile procedere al calcolo dell'Ici sulla base delle detrazioni previste e delle aliquote fissate dal Comune per l'anno in corso.
Il saldo finale sarà pari alla differenza tra l'importo totale dovuto e quanto già versato con l'acconto di giugno 2009.
L'operazione va effettuata considerando il periodo e la percentuale di possesso nell'anno di imposta.
Come pagare
Per pagare il saldo, come anche l'acconto e le eventuali sanzioni, il contribuente, in tutti i Comuni del territorio nazionale, ha la possibilità di utilizzare il modello F24, sia con modalità telematiche sia presso gli sportelli bancari, postali o gli agenti della riscossione. Questi i codici tributo da indicare nella delega di pagamento:
- 3901, per l'abitazione principale
- 3902, per i terreni agricoli
- 3903, per le aree fabbricabili
- 3904, per gli altri fabbricati.
Inoltre, per versale l'Ici dovuta, è possibile avvalersi della compensazione con crediti relativi a Iva, Irpef e relative addizionali, Ires, contributi o premi; esclusi da tale meccanismo i crediti relativi alle altre entrate locali, come la Tarsu e la Tosap.
I Comuni, comunque, con proprio regolamento, possono stabilire altre modalità di pagamento: bollettino di conto corrente postale intestato alla Tesoreria comunale o all'agente della riscossione o al soggetto cui l'ente locale ha affidato la riscossione dell'Ici, versamento diretto presso gli sportelli della Tesoreria, utilizzo del sistema bancario (carta di credito o bancomat) o del servizio telematico di Poste italiane Spa.
Ravvedimento operoso
Chi salta l'appuntamento del 16 dicembre può "ravvedersi" pagando entro 30 giorni con una sanzione pari al 2,5% dell'imposta dovuta, più gli interessi legali del 3% annuo calcolati in proporzione ai giorni di ritardo. Nel caso in cui, invece, il contribuente versasse l'Ici entro un anno dalla scadenza prevista, la sanzione salirebbe al 3%, più gli interessi legali maturati.
Fonte: Fisco Oggi