venerdì 16 gennaio 2015

Legge di stabilità 2015: credito d’imposta per ricerca e sviluppo con nuove regole

Queste le principali modifiche (commi 35 e 36) apportate alla disciplina del credito d’imposta per le imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo (articolo 3 del Dl 145/2013): 
- più ampia la platea dei beneficiari (l’agevolazione ora spetta a tutte le imprese, non più soltanto a quelle con fatturato annuo inferiore a 500 milioni di euro)
- più lunga la durata dell’agevolazione, fino al 2019 (prima era prevista fino al 2016)
- meno alta la soglia minima di investimenti agevolabili, fissata a 30mila euro (non più 50mila)
- raddoppiato (5 milioni di euro, anziché 2,5) il tetto massimo di credito annuale per impresa
- dimezzata la misura del credito, ora fissata al 25% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti al 2015 (la misura del 50% resta per le spese relative al personale altamente qualificato e per i contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e start up innovative)
- esclusione dei brevetti dalla tipologia di attività agevolabili.