mercoledì 21 novembre 2012

ReddiTest: scarica il software dell’Agenzia delle Entrate e verifica la coerenza del reddito familiare

Il programma, scaricabile dal sito dell’Agenzia, non lascia alcuna traccia sul web. L’accesso ai dati è consentito esclusivamente al contribuente che li ha inseriti
Questa mattina, presso l’Agenzia delle Entrate, nel corso di una conferenza stampa, presentazione ufficiale di ReddiTest (http://www.fiscooggi.it/attualità/articolo/ecco-redditest-verificarela-coerenza-del-reddito-familiare) , il prodotto informatico che consente al contribuente di verificare se le spese sostenute nel corso dell’anno sono in armonia con i redditi familiari, dichiarati o da dichiarare.
Sul canale YouTube dell’Agenzia, un filmato spiega i “passi” da compiere per procedere con l’autodiagnostica, mentre un cartoon risponde a possibili dubbi.
Il test è semplice e l’esito non lascia dubbi, soltanto due le alternative: luce verde se i dati inseriti sono compatibili con quelli attesi dal Fisco, luce rossa se, viceversa, il reddito dichiarato non è coerente con le “uscite”.
Il ReddiTest, insomma, può rappresentare un campanello d’allarme, che permette al contribuente di correggere, eventualmente, la propria posizione fiscale prima che sia l’Amministrazione a riscontare le incongruenze, avviando controlli e invitandolo a chiarire la provenienza del denaro utilizzato per far fronte ad acquisti “squilibrati” rispetto a quanto dichiarato.
Si tratta di un altro invito al dialogo, di un ulteriore strumento di compliance, attraverso il quale l’Agenzia delle Entrate conferma l’obiettivo della sua azione: contrastare l’evasione anche attraverso metodi che spingano il cittadino ad adempiere spontaneamente e correttamente agli obblighi tributari.
Il test, come sottolineato nel corso della conferenza stampa, è assolutamente “discreto”: dei dati inseriti non rimane alcuna traccia sul web, le informazioni e la “diagnosi” saranno consultabili esclusivamente dall’interessato.
Spese, famiglia, area geografica
I dati richiesti nel questionario rispecchiano, naturalmente, i criteri di riferimento ritenuti validi dal nuovo accertamento sintetico. Assumono, quindi, importanza, l’ammontare degli acquisti e delle spese significative sostenute da tutta la famiglia, la composizione del nucleo familiare, l’area geografica di residenza, i risparmi e gli incrementi patrimoniali.
Nel nuovo accertamento sintetico, ricordiamo, grande rilevanza viene attribuita al dialogo con il contribuente. L’ufficio, riscontrate l’incoerenza tra redditi e spese, prima di procedere ad accertamento e a quantificare la pretesa tributaria, deve obbligatoriamente invitare il contribuente al contraddittorio, chiedendogli di fornire chiarimenti e dandogli la possibilità di integrare le informazioni già in possesso dell’Agenzia.
La mancata coerenza, infatti, ha evidenziato il direttore Befera, “non è automaticamente rappresentativa di evasione, può avere mille giustificazioni, come eredità o donazioni. Il contraddittorio potrebbe portare la non coerenza a coerenza, oppure ridimensionare l’incoerenza”.
Con ReddiTest, dunque, il contribuente, dal suo pc, ha uno strumento valido e “riservato” per verificare preventivamente la compatibilità “fiscale” tra entrate dichiarate e uscite.
Le prime informazioni da inserire nei campi riguardano la famiglia. Sono state individuate undici tipologie familiari, differenziate per numero ed età dei componenti.
Come già detto, poi, hanno assunto particolare valore anche le peculiarità economiche della zona geografica di residenza. Il territorio è stato, quindi, suddiviso in cinque aree territoriali: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud e Isole, e occorrerà segnalare quella di appartenenza
Ampliata e diversificata la gamma delle voci di spesa da mettere a confronto con i redditi familiari: 100 in tutto, molte rintracciabili direttamente dall’Agenzia grazie all’Anagrafe tributaria e ai “vasi comunicanti” esistenti tra le diverse amministrazioni.
In particolare, il ReddiTest individua 7 macro-categorie di spesa: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazione e contributi, istruzione, tempo libero e cura della persona, spese varie, investimenti immobiliari e mobiliari netti.
Una volta riempiti i campi, l’applicazione stima il reddito familiare in base a procedure statistiche consolidate, applicate a una platea di oltre 22 milioni di famiglie, e attribuisce alle voci di spesa un coefficiente che misura la relazione tra il reddito e l’elemento di spesa conosciuto e gli altri dati non noti, ricostruendo, in questo modo, le informazioni mancanti, comprese quelle relative ai consumi indispensabili, come per esempio quelli alimentari.
A fine elaborazione, la luce verde promuove a pieni voti, la luce rossa, invece, invita a fermarsi e a rivedere bene, se sono “sfuggiti” nella dichiarazione dei redditi dati “sensibili” ai fini fiscali.
Fonte: Fisco Oggi