venerdì 30 novembre 2012

Imu 2012: approvato il bollettino per pagare l’imposta alla posta

In corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze che approva il modello di bollettino da utilizzare per il versamento
Tutto pronto per dare alle stampe i bollettini di conto corrente postale da utilizzare per il pagamento dell’imposta municipale propria. Sta per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 novembre 2012, con il quale viene approvato il modello per il versamento.
Il “viaggio” del nuovo bollettino inizia con quanto stabilito del Dlgs 23/2011 (federalismo fiscale municipale): l’articolo 9, comma 6, aveva già previsto un ulteriore intervento normativo (nella forma di un decreto ministeriale) per l’approvazione dei modelli di versamento e di trasmissione dei dati di riscossione dell’imposta municipale propria. Il Dl n. 201/2011 (decreto “salva Italia”) aveva poi individuato nell’1 dicembre 2012 la data a partire dalla quale si sarebbe potuto pagare l’Imu anche tramite bollettino postale.
Quindi da sabato il contribuente potrà recarsi presso un’agenzia postale o effettuare il versamento dell’imposta tramite il servizio telematico gestito da Poste italiane spa. In quest’ultimo caso, riceverà l’immagine virtuale del bollettino o una comunicazione in formato testo, che costituiscono la prova del pagamento e del giorno in cui è stato eseguito.
Sul bollettino, messo a disposizione gratuitamente da Poste italiane presso tutte le proprie agenzie, sarà riportato il numero di conto corrente 1008857615, valido indistintamente per tutti i Comuni del territorio nazionale, intestato a “Pagamento Imu”.
I Comuni potranno richiedere alle Poste la predisposizione di bollettini prestampati, integrati con l’importo del tributo dovuto e i dati identificativi di chi deve effettuare il versamento.
Il pagamento dell’Imu tramite bollettino postale deve essere effettuato distintamente per ogni Comune sul cui territorio sono situati gli immobili. Vale a dire che, se si possiedono fabbricati in Comuni diversi, sarà necessario compilare tanti bollettini quanti sono i Comuni “ospitanti”: sul modulo prestampato c’è spazio per un unico codice catastale.